Il Centro Italiano Antitarlo nella chiesa di San Francesco al Prato di Perugia

I nostri trattamenti antitarlo hanno contribuito a preservare un luogo ricco di storia

La chiesa di San Francesco al Prato di Perugia è stata tra le prime costruite in Italia dopo la morte del santo ed ha avuto una grande rilevanza politica, sociale ed artistica nelle vicende della città.

Nonostante i suoi pericoli strutturali, le grandi famiglie perugine la elessero a luogo privilegiato di sepoltura dei propri membri. Costruita nella metà del XIII secolo, sorge sull’antica chiesa di Santa Susanna e presenta una pianta a croce latina, con un’unica navata. Al suo interno ha custodito opere d’arte di enorme pregio: la Pala Baglioni, oggi nella Galleria Borghese; l’Incoronazione della Vergine nota come Pala degli Oddi di Raffaello, ora nella Pinacoteca Vaticana; e la Resurrezione del Perugino, sempre conservata in Vaticano.

Nel corso dei secoli, la chiesa ha avuto problemi di staticità a cui si è cercato di porre rimedio con interventi di consolidamento e ristrutturazioni; gli eventi sismici del 1997 ne hanno causato la chiusura fino al completamento dei lavori avvenuto nell’ottobre 2019.

Un luogo ricco di storia che il Centro Italiano Antitarlo ha contribuito a preservare mediante un intervento di disinfestazione dai tarli sul tetto ligneo. Dopo un esame preliminare che ci ha condotto ad evidenziare le aree infestate e le specie di insetti xilofagi presenti, siamo intervenuti con il nostro sistema antitarlo brevettato ThermoSystem®. Una tecnologia efficace, sicura ed ecosostenibile, che sistema sfrutta l’innalzamento della temperatura per eliminare i tarli in tutte le loro forme biologiche. Il sistema prevede l’isolamento del manufatto con una coperta termica e l’insufflazione di aria calda alternata a fasi di raffreddamento fino a raggiungere la temperatura di 55°C, letale per i tarli. Un costante controllo a infrarossi ci ha consentito di monitorare la temperatura su livelli prestabiliti in maniera tale da evitare stress meccanici al legno; l’utilizzo esclusivo del calore ci ha permesso di intervenire in maniera risolutiva senza immettere alcuna sostanza nell’aria, con il vantaggio di rendere gli ambienti vivibili già subito dopo il trattamento.